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Rebibbia, detenuta lancia i propri figli dalle scale: uno è morto

La donna, tedesca di origine georgiana del carcere romano di Rebibbia ha tentato di uccidere i suoi due figli: uno è morto, l’altro è stato trasferito in codice rosso all’ospedale Bambino Gesù ed è in condizioni disperate. 

Una giovane mamma detenuta nel carcere romano di Rebibbia ha ucciso una figlia di sei mesi e ferito gravemente l’altro di 20 mesi che i medici stanno tentando di salvare.

La tragica notizia è stata resa nota dal presidente della Consulta penitenziaria e responsabile della Casa di Leda, Lillo Di Mauro.

«Il fatto sarebbe accaduto – ha spiegato – all’interno della sezione nido, dove sono ospitati bimbi fino a tre anni».

Il ministero della Giustizia ha subito avviato un’inchiesta interna volta a ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e ad accertare eventuali profili di responsabilità.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti la donna, italiana ma nata in Germania che sembra soffrisse di depressione ed era in carcere da agosto per droga, avrebbe percorso alcune rampe di scale per spostare i bambini da un punto all’altro del reparto e portarli a mangiare. All’altezza della seconda rampa ha gettato, sembra volontariamente, nel vuoto i due bambini che teneva in braccio. Per la piccola di sei mesi non c’è stato scampo ed è morta sul colpo. Il maggiore invece è ancora vivo e lotta tra la vita e la morte, all’ospedale Bambino Gesù di Roma dopo il volo di circa quattro metri. Il bambino, ha un grave trauma da caduta con danno cerebrale severo ed è sottoposto a supporto rianimatorio avanzato in ventilazione meccanica. Nelle prossime ore sarà sottoposto a un intervento neurochirurgico.

La detenuta, una 30enne, era in carcere da meno di un mese per reati legati alla droga. In mattinata, la donna avrebbe dovuto avere un colloquio con i suoi parenti. Il procuratore aggiunto Maria Monteleone, coordinatore del pool dei magistrati che si occupa dei reati sui minori, si è recato nel penitenziario per svolgere un sopralluogo. Sul posto anche i carabinieri del nucleo investigativo di via In Selci della VII Sezione e i carabinieri della IV Sezione vittime vulnerabili. Si indaga per omicidio e tentato omicidio.

A Rebibbia è giunto nel pomeriggio anche il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, che ha annunciato l’apertura di un’inchiesta interna.

 

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