Disgusto: sintomi e cause
Disgusto: una delle emozioni primarie al pari della paura, della tristezza, della gioia, della rabbia e della sorpresa. Solitamente, a scatenarlo sono sapori rivoltanti, ma anche annusando, toccando e guardando si può essere colti da questa reazione.
“Il disgusto ha avuto un’importante funzione evolutiva”, spiega Francesco Mancini, docente di psicologia clinica presso l’Università degli Studi Guglielmo Marconi di Roma. “È un meccanismo biologico che ci protegge dall’ingestione di sostanze tossiche e dannose, e si è evoluto nei nostri antenati proprio come strumento di difesa da malattie e infezioni.” Infatti, scorrazzare per la savana mettendosi in bocca o toccando ogni cosa sarebbe stato oltremodo pericoloso, senza quel campanello d’allarme che ci fa allontanare da un odore sgradevole, ci induce a sputare un alimento ripugnante o ci mette in fuga da ciò che ci appare repellente.
Che cosa accade nel cervello quando siamo disgustati? La regione più coinvolta è l’insula, una porzione della corteccia cerebrale. Se un incidente o una malattia la danneggiano, l’avversione per cibi che prima si ritenevano immangiabili scompare, e diventa difficile anche riconoscere le espressioni facciali tipiche di questa emozione.