Razzo “autofago”, il razzo che si consuma da solo
Due Università europee stanno lavorando a un progetto diverso: un razzo “autofago”, capace di vaporizzare il proprio motore in fase di lancio trasformandolo in spinta utile per il carico.Oggi, la maggior parte dei razzi utilizza ingombranti serbatoi di carburante il cui peso è in genere molto maggiore di quello del carico utile. Ciò riduce l’efficienza del vettore, oltre a contribuire al problema dei rifiuti spaziali: queste parti del razzo infatti si staccano e finiscono in orbita dopo il rilascio del satellite trasportato.
Un razzo con un motore autofago (cioè che si “auto-mangia”), in grado di consumare la propria struttura durante l’ascesa, lascerebbe più spazio da destinare al carico, permettendo di realizzare vettori più piccoli per satelliti commerciali e riducendo i costi dei lanci spaziali.