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Le ultime trenta ore della politica italiana

Era una tranquilla domenica sera, quando un fulmine a ciel sereno mette di nuovo in ansia la politica italiana. Giuseppe Conte, Premier designato dal sodalizio Lega-M5S, rimette l’incarico nelle mani del Presidente Mattarella.

La questione è presto nota. Il Presidente non gradisce il nome di Savona come Ministro dell’economia, definendolo anti-europeista, e da qui le prime prese di posizioni.
Prima di Maio e di Battista, da Fiumicino, si sono scagliati contro Mattarella, chiedendo l’Impeachment del Presidente stesso e ponendo sulla loro stessa lunghezza d’onda anche Salvini, più cauto sul mettere il dito in una questione pesante e scabrosa.

Ieri mattina, intorno alle 12, Mattarella ha convocato al Colle Carlo Cottarelli, ex commissario alla spending review, a cui ha affidato il compito di creare un nuovo governo. “Il presidente Mattarella mi ha chiesto di presentarmi in parlamento con un programma per portare il paese a nuove elezioni, io e i miei ministri non ci candideremo alle elezioni future”” le prime parole del Premier designato.

QUALE SCENARIO ? – Lo scenario prefigurato da Cottarelli e concordato con il capo dello stato è quello di un governo che non riceve la fiducia e che si limita quindi a occuparsi degli affari correnti, e l’idea principale è quella del voto in estate.

Da capire, infine, cosa veramente ci sia dietro il no di Mattarella a Savona e se dietro non c’è la mano della Lega pronta a silurare il M5S e presentarsi come forza principale alle prossime elezioni.

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