Il “Nullafacente” arriva al Madre di Napoli: sarà la prima assoluta in Campania
Al Madre la prima campana dello spettacolo Il Nullafacente. Allestimento site-specific per la rappresentazione nel museo d’arte contemporanea. Proseguono gli appuntamenti della rassegna Casa del Contemporaneo. Sabato 24 e domenica 25 febbraio, alle ore 18.00, Via Settembrini, 79.
Sabato 24 e domenica 25 febbraio, alle ore 18.00, il Madre · museo d’arte contemporanea Donnaregina di Napoli ospiterà la prima in Regione Campania dello spettacolo Il Nullafacente, che sarà presentato in un allestimento site-specific ideato appositamente, con la regia di Roberto Bacci e le musiche di Ares Tavolazzi.
La doppia rappresentazione costituisce il secondo degli otto appuntamenti della rassegna Voci e altri Invisibili, prodotta e a cura di Casa del Contemporaneo, ideata per essere ospitata “fuori
sede e fuori tempo”, in luoghi non teatrali ma in musei e fondazioni di arte contemporanea – museo Madre, Casa Morra, Museo Nitsch – e concepita per dialogare direttamente con il pubblico attraverso un percorso comune di performance, incontri, proiezioni e letture, molti dei quali in data unica e in prima assoluta a Napoli. Una serie di titoli che fino alla fine di aprile punteggiano la stagione 2018 e confermano la ‘vocazione contemporanea’ del centro di produzione Casa del Contemporaneo, in un confronto sulla relazione aperta tra linguaggi teatrali e delle arti visuali e stimolando molteplici connessioni tra gli spazi cittadini.
In occasione di entrambe le repliche, a partire dalle 16.30, con il biglietto dello spettacolo il pubblico potrà visitare il museo Madre e le mostre attualmente in corso: Pompei@Madre. Materia Archeologica, Pompei@Madre. Materia Archeologica: Le Collezioni, Per_formare una collezione e Darren Bader (@mined_oud).
Il Nullafacente vede quale autore e attore Michele Santeramo, uno dei più importanti drammaturghi dell’ultima generazione. Santeramo è interprete sulla scena dell’uomo nullafacente, emblema della negazione di regole e comportamenti stabiliti, economici e sociali ma soprattutto psicologici. Il testo è una riflessione sul tempo, incastonata in un intreccio di situazioni comuni e minimali che si susseguono nella trama tratteggiata da una coppia non più giovane, il fratello di lei, un medico e il proprietario dell’appartamento in cui vive la coppia, in un’ordinarietà plasmata da acquisti al mercato, compleanni e bollette da pagare.
La regia di Roberto Bacci, che cura anche lo spazio scenico, si mette al servizio della parola e della densità concettuale del testo e costruisce, tra pochi oggetti di scena, una sapiente geometria di movimenti. In scena, oltre a Santeramo, anche Silvia Pasello, nei panni della moglie malata, Francesco Puleo, il cognato del nullafacente, Vittorio Continelli, il padrone di casa e Tazio Torrini, nel ruolo del medico. Anche questi ultimi maschere, paradigmi, simulacri di necessità trascurabili, tre intrusi che irrompono nella casa della strana coppia ciascuno con le proprie ossessioni e il proprio punto di vista, divisi dai diversi comportamenti ma uniti dalla stessa comune morale (che la coppia invece rifiuta).
Comunicato Stampa