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Netflix fuori uso

In pochi minuti  è immediatamente diventata la notizia più cliccata: Netflix down. Un problema che  è durato piu di un’ora e che per il  momento non ha  spiegazioni ufficiali, salvo un tweet che ammette il malfunzionamento con una citazione dalla serie Stranger Things.

Milioni di abbonati sono rimasti con lo schermo desolatamente nero e una scritta: errore del sito. E’ la prima volta che il colosso della tv in streaming incappa in un problema di questa portata.

Il problerma si è manifestato specialmente nell’Europa centrale come dimostra la mappa di disservizi online downdetector.com, ma coinvolgendo anche l’Italia e la costa orientale Usa. L’epicentro del disservizio è stato in Germania, Belgio, Olanda, e Gran Bretagna, con punte in Polonia ed Ungheria.Solo un paio di giorni fa era arrivata la notizia che la piattaforma aveva fatto il pieno di abbonati ed era volata a Wall Street e grazie ai titoli saliti di oltre il 10 per cento è entrata nel club delle aziende che valgono più di 100 miliardi di dollari.

Netflix ha chiuso il quarto trimestre con 8,33 milioni di abbonati in più, di cui 6,36 milioni nuovi abbonati a livello internazionale e 1,98 milioni in più negli Stati Uniti. Dati decisamente al di sopra delle attese e che spazzano via i timori sull’effetto dell’aumento dei prezzi annunciato per i clienti americani nel corso degli ultimi tre mesi. Il gruppo, nel quarto trimestre, ha visto crescere i ricavi del 33% a 3,29 miliardi di dollari a fronte di un utile più che raddoppiato a 185,5 milioni contro i 66,7 milioni dello stesso periodo dello scorso anno.

Al buon andamento dei conti si accompagnano a previsioni oltre le attese e forti investimenti. Netflix prevede infatti di spendere per il 2018 fra i 7,5 e gli 8 miliardi di dollari per la produzione di contenuti originali. Per il primo trimestre dell’anno in corso sono stimati ricavi per 3,68 miliardi di dollari e nuovi abbonanti per complessivi 6,35 milioni, di cui 1,45 milioni negli Stati Uniti e 4,9 milioni all’estero.

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