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Marino Niola: “Non c’è più educazione. Oggi i giovani si auto-governano”

Il professore Marino Niola, noto antropologo napoletano, ci ha parlato del dilagante fenomeno che in questi giorni ha invaso la Campania e in particolare la città partenopea. Le baby gang secondo alcuni sono frutto dell’emulazione che nascono dalla tv. Gli abbiamo chiesto se, invece, siano effetto di tradizioni sbagliate.

Le baby gang sono frutto di serie tv come Gomorra o di tradizioni sbagliate tramandate dal passato?

<<Gomorra non c’entra. Sicuramente serie di questo tipo offrono degli spunti, ma c’è altro. La delinquenza tradizionale si sta trasformando con l’abbassamento, sempre maggiore, dell’età delinquenziale.>>

Perché questo abbassamento anagrafico?

<< È un fenomeno ovvio in una società in cui l’età si abbassa per tutto. Ormai si diventa grandi subito, un ragazzino oggi può fare di tutto: può andare in rete, guidare l’auto e molto altro. Cose che, di fatto, lo rendono adulto. È qualcosa che quindi si riflette nei comportamenti delinquenziali.>>

In tutto questo, quel è il ruolo dei genitori?

<< E’ un momento in cui l’attorialità genitoriale è sempre più messa in discussione. La questione non si riduce a essere buoni o cattivi genitori. In un certo senso siamo nell’epoca in cui i ragazzi si auto-educano e auto-governano. Sono saltati tutti i più tradizionali sistemi di inculturazione delle giovani generazioni. >>

C’è un rito o una tradizione che aiuterebbe a vivere meglio i giovani di oggi?

<<No. Quello che ti può far vivere meglio è avere una buona iniziazione alla vita, questa una volta faceva l’educazione. Oggi quest’ultima è latitante sia a scuola che in famiglia. Siamo passati dalla società dei tutoli a quella dei tutorial.>>

Marino Niola è professore di Antropologia dei simboli, Antropologia delle arti e della performance, Miti e riti della gastronomia contemporanea presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli dove coordina il Laboratorio di Antropologia Sociale, il master in Comunicazione multimediale dell’enogastronomia e dove dirige il laboratorio “MedEatResearch”. È stato professore all’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” e in quelle di Padova e di Trieste, dove nel 1999 è stato tra i fondatori del primo corso di laurea italiano in Scienze e Tecniche dell’Interculturalità. Inoltre, è giornalista de la Repubblica e collabora, inoltre, con altre testate come Il Mattino di Napoli.

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