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Cina: fuoco sotterraneo brucia da 59 anni

Il gas residuo di un vecchio giacimento non sfruttato alimenta senza sosta le fiamme: la gente le usa per cucinare risparmiando legna, ma gli svantaggi superano i benefici

Succede  in un villaggio del distretto di Chongqing’s Changshou, nella Cina sudoccidentale. Non importa che tempo fa, il posto si incendia tutto l’anno. Gli abitanti vi accorrono due volte al giorno come in un rituale per bollire l’acqua, operazione che richiede appena 5 minuti.

I fuochi sotterranei spuntano in giro per il mondo, dai climi più caldi come quello in Cina a quelli più freddi, come in Siberia. Uno di questi fenomeni esiste anche negli Stati Uniti, a Centralia, in Pennsylvania, dove ha iniziato a bruciare circa 50 anni fa. Sono appiccati da fulmini, dall’azione dell’uomo, dagli scavi minerari o dalla combustione spontanea e questi fuochi una volta che sono accesi possono andare avanti per decenni.

La causa dei fuochi sotterranei in Cina di solito è il carbone e in questo gigante della produzione carbonifera esistono 62 di queste fiamme sparse attraverso la zona settentrionale. Il fuoco del Chongqing è iniziato 59 anni fa quando un gruppo di esplorazione mineraria ha trivellato un giacimento di metano. Il giacimento è stato lasciato poi in buona parte inesplorato, ma da allora il gas in eccesso fuoriesce e alimenta le fiamme.

Ma prima o poi potrebbe succedere qualcosa. Il fuoco perpetuo sta lentamente erodendo il carbone sotterraneo. Una volta consumato il terreno cederà. Inoltre dove c’è fuoco c’è anche fumo  e una mistura tossica di monossido di carbonio, anidride solforosa e polvere di carbone viene fuori dal terreno, inquinando l’aria. Non solo peggiora i cambiamenti climatici aggiungendo gas serra, ma è molto nocivo per la salute.
I problemi sono anche economici. Il carbone cinese è antracite pura, il che lo rende il miglior carbone del mondo. I fuochi sotterranei consumano questo combustibile che potrebbe essere usato in maniera più mirata ed efficiente.

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