Cimiteri, tra storia e culto: luci ed ombre sulla celebrazione dei morti (Video)
L’1 e il 2 Novembre cadono, secondo il calendario gregoriano, le festività dei santi e dei defunti.
In questi giorni i Cimiteri registrano da sempre un boom di visite da parte di devoti e non per la celebrazione di un culto, quello dei morti, che ha radici antichissime. Ma se il culto dei morti è sempre esistito non si può dire altrettanto dei cimiteri, o almeno dell’idea moderna di cimitero.
Il termine “cimitero” ha origine dall’antico greco “Koimeterion”, letteralmente “luogo del riposo”, ma per gli antichi molto spesso i luoghi di sepoltura erano celle mortuarie situate non lontano dalle case e dai centri abitati. Gli antichi romani disponevano le tombe lungo i margini delle strade, quasi a scandire il paesaggio, confini che poi diventavano orientativi. Esisteva tuttavia una differenza tra le sepolture di ricchi e poveri. Spesso a questi ultimi erano riservate le fosse comuni. A partire dall’epoca Napoleonica vengono istituiti cimiteri extraurbani, situati nelle periferie e le classi sociali dei defunti cominciano a differenziarsi, tendendo sempre di più all’eterogeneità.
Oggi sono numerosi i cimiteri diventati famosi nel mondo. Uno dei più suggestivi è sicuramente il Cimitero delle Fontanelle di Napoli, situato sotto il livello della città attuale, che accoglie più di 40.000 teschi delle vittime di peste e colera. In Francia il cimitero di Montparnasse, luogo di sepoltura di grandi poeti e quello di Pere Lachaise, dove riposa Oscar Wilde, a Parigi sono diventati luoghi di “pellegrinaggio”culturale per turisti di tutto il mondo. Altrettanto famoso è il Kerameikos (Ceramico), un’antica necropoli della città di Atene, meta turistica di interesse storico.
Spesso, tuttavia, i servizi cimiteriali hanno creato scandali riguardanti pratiche come la compravendita dei loculi, sepolture in affitto o riservate in cambio di particolari favori o compensi. Un’inchiesta recente ha rivelato la frode degli addetti di un cimitero di Torino che arrotondavano il proprio stipendio con i fondi per l’ampliamento della struttura. Sempre sotto inchiesta la Socrem di Torino, per aver speculato sulle cremazioni destinate agli indigenti. Sono numerosi i casi di truffe o speculazioni nel business cimiteriale, il lato oscuro della medaglia che deve essere denunciato.
Oggi i cimiteri sono pensati per poter essere aperti a chiunque, per questo si sta perdendo l’usanza di cimiteri peculiari per una determinata comunità religiosa o etnica ed aumentano i cimiteri pensati come luogo di riposo comune a prescindere dall’impronta religiosa o culturale. Nonostante speculazioni e traffici illeciti.