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76° Anniversario delle ‘‘Quattro Giornate di Napoli’’ (1943 – 2019)

76°Anniversario delle ‘‘Quattro Giornate di Napoli’’ (1943 – 2019). Iniziative a cura dell’istituto campano per la storia della resistenza e dell’ANPI.

Gli eventi in programma saranno:

28 settembre ore 18,00. Sala Assoli , vico Lungo Teatro Nuovo 110, Napoli:

Lettura di Enzo Moscato sul tema delle Quattro Giornate: “Luparella”.

Presentazione del libro “Orgoglio 1943”, a cura di Giulia Buffardi e Guido D’Agostino: un volume che raccoglie saggi di studiosi, testimonianze di protagonisti, testi teatrali ed altro sul tema delle Quattro Giornate.

Intervengono: Nino Daniele e Ciro Raia; è stato invitato il Sindaco Luigi de Magistris

30 settembre ore 16,30. Sala Federico, CGIL Napoli, via Toledo n. 353:

Presentazione del libro “Una vita al cardiopalma. La vera storia di Enzo Stimolo, il Capitano delle Quattro giornate” di Gaetano Barbarulo.

Enzo Stimolo esce dall’anonimato durante le “Quattro Giornate” napoletane, quando, a capo di un gruppo di patrioti, libera cinquanta concittadini prigionieri dei tedeschi e tratta con il comando germanico per assicurarsi che la loro ritirata avvenga senza ulteriori danni per la città. Dopo la liberazione di Napoli, scompare senza che i suoi compagni di azione ne abbiano conosciuto l’identità, se non il solo nome e un presunto grado militare. Mai dimenticato, sarà uno dei personaggi meglio delineati del film di Nanni Loy Le Quattro Giornate, in cui è superbamente interpretato da Gian Maria Volonté. Ma nemmeno allora il “mistero” venne svelato ed è rimasto tale fino a oggi

Intervengono: Antonio Amoretti, Guido D’Agostino, Giovanni de Falco e Paolo De Marco. Coordina Ciro Raia

1 ottobre ore 17,00. PAN, via dei Mille -Napoli:

Presentazione dei libri: “Scelse la libertà. La storia straordinaria di un eroico antifascista” di Yvonne Carbonaro e “Le Quattro giornate di Napoli. Storie di antifascisti” di Giuseppe Aragno

“Scelse la libertà. La storia straordinaria di un eroico antifascista” di Yvonne Carbonaro: La storia di un uomo, di un ideale di libertà e insieme la storia di quel tormentato periodo in cui dittature e guerre sconvolsero il mondo. Il suo motto: «La peggiore delle democrazie è preferibile alla migliore delle dittature». La vita avventurosa di Biagio Carbonaro, padre dell’autrice, che per circa dieci anni, dal 1935 al 1945, ha affrontato pericoli indicibili lottando per la causa dell’antifascismo per poi farsi discretamente da parte. Una narrazione di quelle vicende ricostruite attraverso i ricordi dei suoi racconti, pochi, data la sua estrema riservatezza, e i numerosi documenti reperiti negli Archivi di Roma, Salamanca, Washington.

“Le Quattro giornate di Napoli. Storie di antifascisti” di Giuseppe Aragno: Il libro racconta una “storia civile”. Al centro della scena uomini e donne che vincono la paura e lottano per la dignità in una notte disperata. Sullo sfondo, la dittatura, la repressione, la guerra e un’occupazione spietata. Il libro ha i toni e l’andamento di un romanzo storico. Non rinuncia al rigore della ricerca, ma dà la parola a chi non l’ha mai avuta e diventa il canto corale della Napoli antifascista. Questa ricostruzione storica delle Quattro Giornate non solo smantella lo stereotipo della città di plebe, ma restituisce alla memoria collettiva i nomi, le storie umane e la vicenda politica degli sconosciuti protagonisti di una delle più belle pagine della millenaria storia di Napoli, quella dell’antifascismo popolare colto nel suo momento più alto, fatto di speranza e sacrificio. Un messaggio di grande attualità nel nostro tempo che sembra tornare ad essere buio.

Intervengono: Guido D’Agostino, Nino Daniele e Mario Rovinello.

3 ottobre ore 16,30. Sede del Consiglio Comunale, via Verdi :

Presentazione del libro “Prima dell’oblio, le Quattro giornate a Capodimonte e l’aviere ritrovato” di P. Riccio, S. Cucciolito, C. e P. Verde.

Il volume ricostruisce in maniera precisa le Quattro Giornate di Napoli a Capodimonte a fine settembre 1943, nel loro incalzante e drammatico svolgersi. La pubblicazione ricorda Salvatore Palumbo e il figlio Ciro che furono fucilati nel Bosco di Capodimonte il 30 settembre 1943 a causa della rappresaglia tedesca, dovuta all’uccisione di un soldato a bordo di un veicolo militare, ma soprattutto rappresenta il risultato di una ricerca che ha permesso, dopo settant’anni, di identificare gli altri due Caduti, fino ad oggi rimasti ignoti, dando loro un nome ed un volto: l’operaio Gaetano Rescigno, di trentacinque anni, originario di Castel San Giorgio, e soprattutto l’aviere scelto Angelo Ciòrciari, di ventiquattro anni, originario di Sanza. Corredato di fotografie e planimetrie con gli antichi toponimi, il volume offre una ricostruzione storica precisa del quartiere durante e dopo la guerra, resa possibile dopo aver seguito con impegno e determinazione tracce vecchie di settant’anni, attingendo informazioni dagli ultimi testimoni dell’epoca e incrociando fonti e documenti d’archivio spesso anche inediti.

Intervengono: A. Amoretti, E. Coccia. G. D’Agostino, N. Daniele, E. Giordano, M. Varriale. Coordina Francesco Ruotolo.

Comunicato Stampa

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