Nella Capanna di Medicina: esce una nuova opera targata Mauna Kea
È appena uscita, a cura della casa editrice Mauna Kea di San Benedetto del Tronto, la nuova opera di Francesco Spagna, “Nella Capanna di Medicina. Visibile e invisibile nelle tradizioni native nordamericane”.
Di Nativi Americani in Italia si parla, ora anche per le “scuse” ufficiali che Joe Biden ha rivolto ai Nativi lo scorso venerdì 25 ottobre, a causa del processo forzato di assimilazione delle scuole residenziali indiane negli Stati Uniti. Occorre, però, fare luce su alcuni aspetti della loro cultura. Il volume “Nella Capanna di Medicina” costruisce un percorso interpretativo su diversi aspetti della storia e delle tradizioni spirituali dei Nativi Americani: la cerimonia di iniziazione sciamanica Midewiwin, la figura mitologica del Trickster, la antica civiltà dei Mounds, i trattati stipulati con il governo degli Stati Uniti, e altro ancora. Una opera illuminante che segue, tra i suoi libri, il sentiero de “Sulle orme della tradizione. Gli Indiani d’America e noi”, pubblicato l’anno scorso sempre dalla Mauna Kea.
Cosa intendono i Nativi nordamericani per medicina? La loro “tradizione” non è indietro nel tempo, in un passato inarrivabile, ma è qui, intorno a noi, una fonte di vita alla quale sempre possiamo attingere. In questo senso, Medicina. Le loro tradizioni sciamaniche, riscoperte e reinterpretate, mettono in comunicazione il nostro tempo presente con un tempo ancestrale, comune a tutta l’umanità. Il concetto di “tradizione” dei Nativi Americani viene inteso e affrontato da Francesco Spagna, antropologo, come un deposito sapienziale, di risorse di cultura popolare.
Nella Capanna di Medicina della tradizione scopriamo che il benessere di essere là è il significato, l’insegnamento più importante. Il benessere non può essere oggettivato, descritto, traslato, rimandato a tempi a venire. Va colto nel suo accadere. Francesco Spagna insegna da oltre vent’anni antropologia culturale all’Università di Padova e ha svolto viaggi etnografici presso comunità native nordamericane in Stati Uniti e Canada. Negli ultimi decenni ha compiuto ricerche
presso le comunità straniere a Padova e ha lavorato nell’ambito dell’accoglienza dei migranti. Ha pubblicato circa una settantina di titoli, tra libri e articoli collegati alla materia di insegnamento e alla ricerca.