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Al Suor Orsola Giulio Golia racconta il massacro di Ponticelli

Dal diritto alle scienze sociali, dalla pedagogia al giornalismo. Ci saranno le diverse angolazioni di studio e di ricerca dei corsi di laurea dell’Università Suor Orsola Benincasa nell’incontro con la ‘iena’ Giulio Golia fissato per lunedì 14 ottobre alle ore 11.30 nella sala degli Angeli dell’Ateneo napoletano, sede della prima Scuola di Giornalismo dell’Italia peninsulare fondata nel 2003 con la direzione di Paolo Mieli.

Al centro del dibattito uno dei grandi misteri irrisolti della storia dell’Italia repubblicana: il massacro di Ponticelli del 2 luglio 1983 nel corso del quale furono uccise le piccole Barbara Sellini e Nunzia Munizzi di 7 e 10 anni. Il dibattito al Suor Orsola partirà dall’inchiesta condotta da Giulio Golia come inviato de “Le Iene” e da Francesca Di Stefano come autrice e regista del programma. Un lungo lavoro giornalistico e investigativo che è confluito nel volume “I Mostri di Ponticelli o vittime di un enorme errore giudiziario?” (Piemme Editore, 2024).

La riflessione sarà introdotta dal Rettore Lucio d’Alessandro che, con Paolo Mieli, ha ideato la collana dei Libri inchiesta della Scuola di Giornalismo “Suor Orsola Benincasa” e sarà coordinata da Angela Marino, giornalista, scrittrice e ideatrice di “Profondo Giallo” la rubrica di Fanpage.it che racconta i grandi casi irrisolti di cronaca nera di ieri e di oggi.

Al dibattito, che sarà trasmesso anche in diretta streaming, insieme con Giulio Golia, prenderanno parte la psicologa forense Luisa d’Aniello e la criminologa Marialaura Cunzio, coordinatore didattico del Master in Criminologia clinica e scienze forensi dell’Università Suor Orsola Benincasa, che a dicembre vedrà l’abbrivio della sua XVI edizione. Con Golia si confronteranno attivamente anche gli studenti dei Corsi di laurea in Giurisprudenza, Scienze del servizio sociale e Scienze dell’educazione del Suor Orsola.

L’inchiesta del volume di Giulio Golia e Francesca Di Stefano

Il caso dei «Mostri di Ponticelli» è probabilmente «uno dei più gravi errori giudiziari della storia del nostro Paese». Nel 1983, Giuseppe La Rocca, Ciro Imperante e Luigi Schiavo, tre ragazzi appena maggiorenni, sono stati accusati di un delitto atroce: la violenza sessuale e il duplice omicidio di due bambine della periferia di Napoli. E con un processo, che il libro racconta come sia stato indiziario e sommario in cui vengono condannati all’ergastolo, hanno passato 27 anni nel carcere di massima sicurezza di Spoleto, senza mai smettere di dichiararsi innocenti. Per tre volte, con tre avvocati diversi, hanno chiesto la revisione del processo, ma non l’hanno mai ottenuta. Oggi si sono ricostruiti una vita. Hanno tutti una famiglia, hanno dei figli, lavorano, ma non si sono arresi. Vogliono che la loro innocenza venga riconosciuta. Giulio Golia come inviato e Francesca Di Stefano come autrice e regista del programma Le Iene, si sono appassionati a questa storia incredibile e si sono messi a studiare tutte le carte, a leggere centinaia di verbali di interrogatorio, a parlare con decine di testimoni, con diversi investigatori e con il magistrato che chiuse le indagini. Ne viene fuori un racconto di malagiustizia impressionante che entra nei meandri del sistema, tra falle, superficialità e sconcertanti nuove verità emerse.

Programma completo degli interventi

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