La Sacra rappresentazione: attraverso il teatro la comunità riscopre il senso della Pasqua
La sacra rappresentazione si svolgerà in tre chiese diverse tra l’1 e il 4 aprile. il primo aprile nella Cattedrale di Vico Equense; il 2 aprile nella chiesa di San Salvatore e Sant’Andrea a Casola. Il 4 aprile nella chiesa dello Spirito Santo a Castellammare di Stabia.
Si tratta della rappresentazione della vita di Cristo dagli esordi fino alla crocifissione, attraverso una serie di episodi chiave – ormai patrimonio della storia della cristianità – come quello della tentata lapidazione dell’adultera o quello del giudizio deresponsabilizzante di Ponzio Pilato.
La storia della rappresentazione sacra affonda le radici lontano: circa vent’anni fa il regista Osvaldo Ruocco – assieme a Michele Di Martino, parroco della chiesa del Carmine – decise di dare il via a un evento che avesse come principale scopo l’evangelizzazione e l’incarnazione di valori come l’amore per gli amici, la condivisione, il dono altruistico, il sacrificio di sè.
In seguito la regia è passata nelle mani di Giuseppe Merolla, coadiuvato da Ugo Cinque.
Alla fine Giuseppe accetta di portare avanti quest’operazione teatrale e di fede in solitaria.
Merolla conferisce alla rappresentazione un valore aggiunto: la trasforma in uno spettacolo itinerante, peregrino di chiesa in chiesa, dove sostituisce il momento della messa, inscenando vari episodi della vita di Gesù e di Maria fino all’epilogo, con la crocifissione tra urla strazianti.
“Riteniamo – evidenzia il regista – di dover dare un significato altro al simbolo della croce, che troppo spesso viene guardata quasi con indifferenza e superficialità. Ma quella croce ha una storia: c’è un dolore, ci sono lacrime“.
Emozioni, che riportano indietro a oltre 2000 anni fa. Sensazioni che vanno comprese e rivissute allo scopo di evangelizzare.
“Attraverso quest’esperienza – sottolinea l’attrice Marilena Imparato, entrata nel team grazie all’amica e collega Rita Barretta – il nostro gruppo ha riscoperto legami d’amicizia forti e solidi. Infatti, il credere in qualcosa di comune come l’amore di Cristo ce lo fa vivere tra di voi in maniera profonda e consapevole”.
Il dialogo e lo scambio con chiese e comunità diverse rende la rappresentazione sempre differente e ricca di suggestioni ed emozioni dal valore mistico, come sottolineano i protagonisti.
L’appuntamento, quindi, è per sabato 1, domenica 2 e martedì 4 aprile.